Per provare nuovi piatti solitamente ci rivolgiamo ai libri di cucina o andiamo direttamente alla ricerca di ricette su internet. Ma vi siete mai lasciati ispirare da un romanzo? A me è capitato leggendo “Il corso dell’amore” di Alain De Botton, che mi ha confermato la sua bravura come scrittore e mi ha fatto conoscere un dolce libanese a base di curcuma e anice che ho voluto provare subito: lo sfouf.
Il libro ha come protagonisti Rabih e Kirsten e tra le pagine si narra la loro storia d’amore, non convenzionale rispetto alle comuni proposte letterarie e cinematografiche. Non vi aspettate infatti dichiarazioni melense o che tutto sia rose e fiori: si racconta invece la quotidianità di due innamorati tra alti e bassi, gioie e tradimenti. L’autore fa da guida, intercalando tra i vari momenti della loro vita riflessioni e spunti che ci portano a superare una visione romantica in favore di un amore più solido e maturo.
Ed è proprio raccontando l’inizio della loro conoscenza, quando si inventano soprannomi per rivolgersi alla persona amata, che Kirsten diventa Tackle, ossia fantastico in scozzese, mentre Rabih:
“Lui, invece, diventa Sfouf, come il dolce libanese aromatizzato all’anice e curcuma che le fa assaggiare in una pasticceria di Nicolson Square e che secondo lei racchiude la dolcezza riservata e l’esotismo levantino del ragazzo di Beirut dagli occhi tristi.”
Non è mica poco essere chiamati con il nome di un dolce. Soprattutto se a base di anice e curcuma, un abbinamento inatteso che ha subito attirato la mia attenzione. Così come ha aumentato la voglia di conoscere più da vicino Kirsten e Rabih, oltrepassando quel confine di carta e inchiostro che li trattiene alle pagine del romanzo. Allora mi son messo a fare qualche ricerca e, subito dopo, a cucinare dietro ai fornelli.
Lo sfouf è un dolce preparato in diverse occasioni e festività in Libano ma soprattutto durante il periodo quaresimale, per evitare di consumare alimenti di origine animale. Infatti è senza burro e uova ma con una base di semolino, olio, latte, curcuma e anice. La parola sfouf spettina come un soffio di vento ma in arabo significa semplicemente “righe” perché il dolce viene tagliato seguendo delle linee appunto, formando dei quadrotti simili ai brownies oppure dei rombi sormontati da mandorle, pinoli o sesamo. È un dolce casalingo e ognuno ha la sua versione aromatizzata ora all’anice, ora ai fiori d’arancio o alle rose.
Lo sfouf viene anche definito un dolce di montagna perché in origine si utilizzava la melassa di carrube per dolcificarlo. Sugli altipiani libanesi, in particolare nel distretto di Shuf a sud di Beirut, questo sciroppo viene prodotto in grandi quantità a partire dai frutti del carrubo ed è un valido sostituto dello zucchero. Si mangia ad esempio insieme alla tahini – una salsa a base di sesamo – come una sorta di cioccolato o si usa direttamente per addolcire dessert prelibati.
Nella ricetta che vi propongo non ho potuto sperimentare la melassa, avendo a disposizione soltanto lo zucchero, ma il risultato ha soddisfatto in ogni caso le mie aspettative. Innanzitutto mi sono innamorato del colore giallo dato dalla curcuma e che mette gioia solo a vederlo. Se ci aggiungete il profumo e il sapore, ogni pezzo di sfouf vi farà percepire la freschezza delle montagne e il calore del Mediterraneo. Curcuma e anice si bilanciano a vicenda in un dolce abbraccio, senza mai risultare stucchevoli. Ricordano un po’ la storia d’amore non romantica di Rabih e Kirsten.
Il mio consiglio? Provate a fare la torta la prima volta solo con la curcuma e aggiungete in seguito i semi di anice. Se proprio non sopportate il gusto dell’anice, lo sfouf è buonissimo anche solo con la curcuma. E magari diventerà il dolce preferito della vostra metà che, d’ora in avanti, non potrà fare a meno di chiamare anche voi “Sfouf”. Ecco la ricetta:
Ingredienti per una teglia di 22×30 cm:
- 300 g di semolino
- 70 g di farina 00
- 200 g di zucchero
- 1 pizzico di sale
- 1 bustina di lievito
- 15 g di curcuma in polvere
- 10-15 g di semi di anice in polvere
- 150 ml di olio di semi di girasole
- 300 ml di latte
Per preparare la tahini per imburrare la teglia:
- 15 g di sesamo
- 10 ml di olio di semi di girasole
Per decorare:
- Mandorle, pinoli o semi di sesamo
Procedimento:
In una ciotola capiente mescolate bene tutte le componenti secche: semolino, farina, zucchero, sale, lievito, curcuma e l’anice in polvere.
In un’altra ciotola mettete il latte e l’olio.
Aggiungete poco per volta il mix di farina, zucchero e spezie e amalgamate aiutandovi con le fruste elettriche, fino a quando il composto non risulterà omogeneo.
In un padellino tostate i semi di sesamo per preparare una tahini veloce e spegnete non appena i semi saranno dorati. Per capire se sono cotti potete fare questa prova: raccogliete un po’ di semi con il cucchiaino. Se versandoli rimangono adesi al cucchiaino dovete continuare la tostatura.
Riducete i semi di sesamo in polvere con l’aiuto di un macinino. Trasferite la polvere in una tazza, aggiungete l’olio e mescolate: avrete una pasta semi-densa che userete per imburrare la teglia.
Dopo aver imburrato la teglia con la pasta di sesamo, versate il vostro composto e distribuitelo in maniera uniforme.
Disponete i semi che più preferite: io ad esempio ho usato le mandorle, distanziate per poter tagliare la torta in quadrotti ma potrete decorarla come preferite.
Cuocete lo sfouf a 180°C in forno ventilato per 15-20 minuti. Come al solito regolate la cottura in base alle caratteristiche del vostro forno. Una volta pronto, tagliatelo per ottenere dei quadrotti simili ai brownies oppure dei rombi. Buon assaggio!